I TRASFORMISTI
Tra i tanti modi di affrontare il progetto di un oggetto, di qualunque tipo, mi ha sempre divertito molto pormi nell’ottica di come si potrà trasformare. È un gioco a sorprendere… E a me piacciono molto le sorprese… almeno quelle belle!
Gioielli che si moltiplicano e racchiudono in sé due o tre gioielli diversi.
Sedute che si transformano, si allargano, si stringono e cambiano colore.
Lampade che cambiano forma e luce.
Tavoli che si aggregano e disintegrano, si allungano e si piegano.
Ecco qualcuno di questi oggetti intriganti, tanto per fare qualche esempio importante:
– CAMPODORO – il tavolo che si scompone e ricompone di Paolo Pallucco per De Padova.
– MULTICHAIR – la poltrona di B-LINE progettata da Joe Colombo. Un giocoso, splendido modo di cambiare punto di vista sul mondo!
– WINK – la poltrona di Cassina disegnata da Toshiyuki Kita, chaise-longue e tutto quello che volete…sapendo che in realtà è un topo! Ma non ditelo a nessuno che ve l’ho detto.
– TRASFORMISTI – Autentica magia! Collane, orecchini e tanti altri gioielli “trasformisti” inventati da NANIS (anche col mio piccolo contributo).
– UTO – I coni di Foscarini disegnati da Gerard Sanmartí e Gabriele Schiavon. Da appendere agli alberi o sopra il tavolo in cucina, oppure da lasciare a terra… magari raggruppate in un gran fascio. (ma le lampade sono tutte un po’ trasformiste… si accendono e spengono!)
I Trasformisti sollecitano la creatività, come giochi ci fanno tornare bambini.
Sono i veri protagonisti del DESIGN EMOZIONALE.
I TRASFORMISTI COMUNICANO!
Tutti gli oggetti che hanno questa vena ludica comunicano già da soli.
In vetrina attirano l’attenzione, stupiscono e si fanno ricordare. Forniscono mille spunti per presentarsi al pubblico sia nel punto vendita che su tutti i mezzi di informazione.
I TRASFORMISTI SONO IL REGALO PERFETTO… EMOZIONANO!