Il lusso non è mai una minestra
Il lusso non è mai una minestra giusta.
Il lusso è tutto o niente.
Quadri immensi in stanze vuote.
Doppie pagine bianche.
Poltrone in file da mille.
Silenzi.
Processioni colorate.
Intrecci di lana e diamanti.
Tavoli per dodici sottili come fogli di carta.
Texture di vetri incisi da simboli ancestrali.
Cappotti leggeri come respiri.
T–shirt tessute di fantasia.
Sedie ancora più superleggere.
Finte scomode red and blue.
Zig zag.
Infinite linee diritte.
Inutili orologi invisibili.
Giacche decorate dalle insegne di tutti i padri della terra.
Yin e yang.
Tuniche tessute da luci riflesse.
Nudità apparenti.
Cataloghi infinitamente vuoti.
Semplicità ostentate.
Complicatissime mura bianche.
Tinte piatte a metri senza un poro, una fessa, un cavillo.
Fili ritorti in volute elastiche.
Metalli tessuti.
Simboli senza prezzo.
Desiderabili gingilli di memoria.
Profumi, colori unici da accarezzare
Corse in montagna il martedì pomeriggio.