Parole e immagini “creative”
Comunicare con le immagini e con le parole è una cosa semplice. Ci sono regole elementari che in genere conviene rispettare, ortografia, allineamenti, abbinamenti di colori e di parole. Acquisito l’armamentario di base serve capire quando e come trasgredire, inventare, andare oltre e creare.
Scrivere una mail o un claim è molto diverso.
Nella prima si scrive per comunicare con qualcuno in modo amichevole o più o meno formale. Nella seconda il “tasso di creatività” aumenta e il testo può assumere i toni dell’urlo, la musicalità della canzone, la ripetitività dell’eco, di una poesia, di una onomatopea e i significati delle parole possono essere oscuri, contraddirsi, sovrapporsi in pleonasmi, giocare a rimpiattino di ossimoro in ossimoro e sciogliersi in tutte le figure retoriche possibili.
Ci sono immagini e immagini.
Produrre l’immagine o una serie di immagini per mostrare una casa col fine di venderla è molto diverso dal fotografare la stessa casa per farne la base del poster di un film dell’orrore. Comporre la grafica di un poster che annuncia una svendita è tutta un’altra cosa dal tracciare un grande segno per comunicare la vernice di una mostra.
L’uso creativo della scrittura e delle immagini ha un’infinità di toni, tanti quante sono le persone a cui sono rivolte e le occasioni per usarli.
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Se vuoi approfondire sulla definizione di “creatività” leggi su “nuovo e utile” il sito di Annamaria Testa.
https://nuovoeutile.it/una-definizione-della-creativita/–