QR-CODE serve o non serve?
Il QR-CODE non serve a un fico secco!
Dirà qualcuno dopo aver armeggiato per dieci minuti buoni con il suo sofisticatissimo smartphone per visitare alla fine una stupidissima home page in cui magari al centro campeggia un irritante COMING SOON.
Una figata irrinunciabile!
Dirà quell’altro che in un nanosecondo si ritrova sul tablet le istruzioni per richiudere la tendina da campeggio che aveva aperto con un lancio e voilà! Il QR-CODE è quel francobollo quadrato stampato su pagine pubblicitarie, imballi, depliant, tazze da the, e chi più ne ha più ne metta, che attraverso applicazioni gratuite per telefonini e tablet può essere letto svelando contenuti più o meno interessanti. Un QR-CODE stampato sulla base di una scultura in un museo o in una piazza può sostituire una guida esperta. Sul biglietto da visita ci consentirà di acquisire tutte le informazioni con un clic. Il QR-CODE può essere utilissimo, un concentrato di informazioni, o stupidissimo, il niente esibito in veste hi-tec! La differenza la fa il contenuto, la collocazione, l’opportunità e il gusto di sorprendere.