A forma di cuore
A San Valentino impazzano i cuori! Anelli a forma di cuore, cioccolatini, piatti, mutande, occhiali, divani, cuscini, lampade, tutto a forma di cuore, soprattutto tante boule dell’acqua calda.
Una forma che col cuore, quello vero, sembra averci proprio poco a che fare. Una forma che non si sa bene da dove venga così le ipotesi impazzano come i cuori. Molti ne accreditano la forma all’analogia con profili di parti anatomiche femminili al centro dell’eros come seni, fondoschiena e monte di venere. Altri dal seme di Silfio, una pianta ora estinta che pare avesse poteri anticoncezionali, e ancora da geroglifici egizi e da simboli tantrici, insomma ognuno può pensarla come vuole.
Di certo c’è solo che di oggetti a forma di cuore siamo invasi tutto il tempo dell’anno e a San Valentino ovviamente ancora di più. Cuori che tante imprese e tanti negozianti immaginano a forma di portafogli sperando che i sentimenti si trasformino in impulsi d’acquisto e i loro cuori in vetrina diventino il centro d’ attrazione di tanti animi teneri.
Purtroppo, se è verissimo che le emozioni hanno parecchio a che vedere con i nostri acquisti, non è altrettanto certo che questi oggetti a forma di cuore diano sempre il via alle emozioni giuste. Infatti di fronte a un cuscino cuoriforme c’è chi si scioglie in dolci languori e chi no. Fatte le debite proporzioni direi che i secondi, quelli che aborriscono i cuori, siano in maggioranza. Però quelli che li amano alla follia sono così determinati che da soli tengono in piedi un mercato. Nel dubbio chiedere a “cuoricina” tanto per citare una fanatica a caso.
E’ certamente vero che un gioiello o un cioccolatino a forma di cuore hanno un senso mentre un ombrello o delle ciabatte meno. Direi proprio che la tipologia del prodotto fa la differenza. Gli oggetti che hanno a che fare con la persona in senso fisico, con i sensi e la comunicazione, hanno più probabilità di altri, una volta prese le sembianze di un cuore, di avere un certo successo commerciale. Un’ultima riflessione, ci sono oggetti a forma di cuore proprio brutti mentre invece ce ne sono alcuni che attraggono anche un pubblico che non ama particolarmente la forma. Perciò trastullandoci con questo simbolo consumato e abusato dovremmo provare ad innovare introducendo un pizzico d’ironia e di creatività. Magari togliendo un bel po’ di zucchero, quel che basta ad evitare la carie e le malattie del cuore!