Voglio condividere 10 cose belle del design che mi piace.
Dieci oggetti creati da designer famosi. Magari anche solo da guardare in foto o nelle vetrine. Oggetti più o meno costosi, più o meno datati, niente di particolarmente raro o originale, cose che ho incontrato, qualcuna mi è stata regalata e qualche altra l’ho usata per rendere piacevoli gli ambienti in qualche allestimento.
L’ordine della lista è puramente casuale, così a caso.
1 – Imbuto – La lampada disegnata da Caccia Dominioni per Azucena all’inizio degli anni ’50 – Uno stelo esile esile che finisce con un imbuto che contiene la lampadina. Era uno degli steli più economici, credo sia ancora in produzione.
2 – Arco – Un’altra lampada, questa volta davvero famosa, forse la lampada più famosa di tutte, disegnata da Achille Castiglioni che considero… il genio delle lampade! La conosciamo tutti: un bel blocco di marmo da cui parte l’arco sottile alla cui estremità galleggia un bel pezzo di sfera che si può girare a piacimento facendola scorrere su di una scodellina bucherellata. Flos non cesserà mai di produrla.
3 – Quatour – Il tavolo che amo di più. Una piazza d’armi 165×165 (ho scoperto ora che esiste anche la versione 220×220… mah!) fatta di tavolette sottili impiallacciate di frassino chiaro. Il mio l’ho fatto anilinare nero quasi trent’anni fa. Disegnato da Carlo Scarpa è prodotto da Simon Gavina dal 1974.
4 – Wink – la poltrona di Cassina con le orecchie! Tanti colori e fantasie, Wink si trasforma e da sola arreda una stanza. Disegnata da Toshiyuki Kita nel 1980.
5 – Conica – La caffettiera disegnata da Aldo Rossi per Alessi. Bella ma… non ci ho mai fatto un caffè! Regalata da un amico avvocato al mio primo matrimonio, una premonizione.
6 – Ciotole – Forse non sono famose ma le “ciotole” di legno multicolore tornito realizzate dal laboratorio dell’architetto Giorgio Guasina a Recoaro Terme, qui vicino a me, riscaldano le case di tanti vicentini e sicuramente qualche loft a Manhattan.
Quanti anni ’60 e ‘70 nel design che mi piace. Chissà perché? Forse è perchè, come diceva qualcuno… “… è stata l’ultima volta che siamo stati felici!”
7 – Sciangai – l’appendiabiti di legno fatto come l’omonimo gioco. Disegnato da De Pas, D’Urbino, Lo Mazzi, per Zanotta nel 1974. Mi è sempre sembrato proprio un gioco!
8 – Bookworm – La libreria di Ron Arad per Kartel. Un’onda da piegare come si vuole. Ok! Ormai un classico che domani lo fa l’Ikea e si trova dappertutto. Però nel 1993 è stata una grande idea.
9 – Mezzadro – Lo sgabello fatto col sedile di un trattore. Quarant’anni fa lo poteva pensare solo lui. Achille Castiglioni non era solo il genio delle lampade.
10 – Plia – La sedia. Perfetta, semplice, pieghevole, uno snodo che ci permette di farla sparire in soli 5 cm. Il volto più serio del design italiano. Di Giancarlo Piretti per Castelli. Da cinquant’anni al MoMa e dappertutto.
Un’altra volta altre cose altrettanto belle e importanti del design che mi piace.
Poi ci sono tanti oggetti senza nome, bellissimi, disegnati dalla necessità e dalla fantasia… ma questa è un’altra storia.
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