SALVE! PAROLE SPAZZATURA
Salve!
Eh! Salve… che saluto viscido!
No! Non per la parola che è un bel saluto… in fondo si augura buona salute…
– Salve – mi capita di dirlo troppo spesso, senza pensarci e mi fa schifo.
La butto lì col vicino di casa e mi esce – Sao – sì – Sao! –
perchè proprio mentre io gli sto dicendo – Salve –
lui mi dice – ciao –
Cerco di correggere il tiro proprio a metà parola mentre sto cercando di farla sparire e esce un – Sao – ridicolo.
Facciamo così anche nelle email di lavoro.
Salve… Ufff!!!
Qualche decennio fa decisi di buttare via – cordiali saluti – non se ne poteva più.
Ero stufo di vederli alla fine di tutte le email che ricevevo e mi dissi che non potevo fare lo stesso.
Ho iniziato a salutare con – a presto –.
Mi sembrava fico, diverso… Adesso, dopo aver consumato qualche milionata di – a presto – non ne sono più tanto sicuro.
Tutta questa tirata su – Salve – ciao – buongiorno – cordialmente, tanti saluti e a presto… Per dire che le parole si consumano come le gomme della macchina.
Le gomme le cambiamo perché ad un certo punto ci viene paura di andare a sbattere. Continuiamo invece ad usare sempre le stesse parole anche se un po’ alla volta finiscono per non servire più a niente.
Continuiamo a dirle imperterriti e diventiamo trasparenti, invisibili… inutili anche noi…
Scriviamo presentazioni sul nostro sito aziendale che sembrano indirizzate a qualche ufficio UCAS sperduto nel deserto.
Mandiamo email tutte uguali.
Bisognerebbe essere veri, dire delle cose che ci riguardino davvero… nelle email come nei contatti reali, faccia a faccia, di tutti i giorni.
Non c’è differenza.
La posta elettronica, whatsapp, il blog, il sito web aziendale e tutti i social sono solo dei mezzi di comunicazione che ci danno più opportunità di contattare la gente, parlarci, magari vendere più di quanto non fosse possibile fare solo col telefono e con la posta tradizionale qualche decennio fa.
Non sono gli strumenti, la differenza la fanno le parole, quelle vere che ancora incidono, non quelle che ripetiamo tutti senza nemmeno pensare a quello che diciamo…
Anche tu hai parole da buttare via?
Quali sono le tue parole consumate?
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