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Il segno rosso della storia / composizione site-specific per “La proporzione aurea” Basilica Palladiana ott-dic/2023

I segni delle costruzioni dell’uomo, dalle opere apparentemente più insignificanti alla costruzione delle città, si confrontano con lo spazio naturale. All’architetto, all’artista e all’artigiano occorre la consapevolezza del proprio lavoro perchè questi segni trovino significato, armonia e bellezza, anche nei contrasti più accesi, e non producano invece un disordine incomprensibile.
In Occidente la scrittura, senza la quale non avremmo storia, viene codificata da Pacioli e resta un punto fermo per secoli soprattutto nel suo uso lapidario, fregiando tanti monumenti importanti. L’evoluzione dei caratteri a stampa vede la produzione, lungo mezzo millennio, di infinite invenzioni che però sottendono tutte la consapevolezza di un progetto. Nel XX secolo tutto cambia passo e sempre più spesso architetti, artisti, designer e grafici costruiscono e disegnano cose «…risolte nell’ignoranza completa, con forme o meglio deformazioni, che sembrano fantasie e sono invece arbitrio o ignoranza». Così quasi urla nel suo scritto del 1938 Adalberto Libera. Nel perdurante disordine mi piace riallacciare il filo rosso di una storia fatta di segni rigorosi capaci di mettersi in relazione e di costruire significato e bellezza. Tutto ciò mostrando in una sorta di dissolvenza il legame tra passato e futuro, tra Pacioli e Helvetica, carattere in piombo da linotype disegnato alla fine degli anni ’50 e diventato il font più “figo” del pianeta grazie a Apple.

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