FOTOGRAFARE I PRODOTTI E FARE PAZZIE
Foto per i social? Per il catalogo?
Qualunque cosa produca e venda la nostra azienda bisogna fotografare tutto e poi darci dentro con photoshop.
Inventiamoci qualcosa per non fare sempre gli stessi scatti.
Cambiamo prospettiva.
Dietro, sotto, dentro… quanti sono i lati delle vostre cose che nessuno ha mai visto come sarebbe giusto vedere. Col taglio e le luci giuste una sedia o un tavolo visti da sotto potrebbero mostrare dettagli interessanti.
Scegliamo il colore.
Non so se sia sempre possibile ma se ce l’avete rosso fotografate quello! Il vostro pezzo… sia un paio di scarpe, un vassoio, un pouf, un comodino o un bijoux…
Il rosso colpisce sempre!
Scegliamo i pezzi per le copertine.
L’ho già detto e lo ripeto.
Meglio una poltroncina di un divano. Molto meglio un anello di una collana. Un coltello piuttosto di una pentola. Un phon o un’aspirapolvere meglio di un frigorifero.
Anche tra gli oggetti ci sono le star. Poi bisogna trovare il lato giusto per fotografare tutto, lo so.
Muoviamo tutto!
Se possibile pubblichiamo una bella gif animata. Una clip video anche solo di tre secondi che continui a girare in loop.
Sul cartaceo? Usciamo dalle pagine.
Facciamoli strani.
Almeno in copertina falsiamo i colori, tagliamo con la luce, angoliamo, desaturiamo, strasaturiamo, viriamo i colori come trottole. Non si capisce niente? Meglio!
Raccontiamo storie.
Niente di meglio che farlo con le immagini. Ma tra – c’era una volta… – e – vissero felici e contenti… – proviamo a fotografare una faccia strana, un gatto (funziona sempre), un ballo, una birretta e tutto il resto…
Semel in anno licet insanire.
Sì, ogni tanto, quando serve si possono fare pazzie. Poi tutto il resto deve essere perfetto. Le immagini dei cataloghi, quello cartaceo e quello on-line, le foto dell’ecommerce, a fuoco, omogenee, stesse inquadrature, stessi tagli, stesse luci.
Perché la creatività quando va sopra le righe con stravaganze e pazzie serve a far pensare, ad attirare l’attenzione, a vendere… non a fare casino.
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