AUGURI BANALI
Lo so, gli auguri sono banali!
È quasi Natale, tra un attimo è Capodanno e tutti stiamo inviando regali e gadget, cesti natalizi e biglietti d’auguri o semplicemente e–mail a tutti, sms e whatsapp e messenger e segnali di fumo con tanti, tanti auguri.
La banalità è in agguato!
Noi, attenti e abilissimi, la schiviamo con mossa d’anca da twist e ci ritroviamo a inventare frasi strampalate e battute originali che neanche i polli… L’originalità a buon mercato gioca in tandem con la banalità e dove l’una viene saltata l’altra entra a piè pari sugli stinchi.
Se scrivere le solite frasi di circostanza fa capire ai nostri destinatari quanto poco ci interessi di loro, sostituire la banalità con eccentricità gratuite e invenzioni di bassa lega aggiunge soltanto al disinteresse l’ingombrante e fastidiosa ombra del nostro ego smisurato.
E allora?!
Saltiamo a piè pari auguri Natalizi e carabattole di contorno rischiando di passare per menefreghisti smemorati o addirittura per maleducati?
Direi di no e infatti sono qui a farveli gli auguri.
Proverò a non essere banale o stupidamente egocentrico.
Sto scrivendo alla maggior parte di voi che sanno di me solo per questa newsletter, a qualcuno che ho incontrato in azienda o tra gli stand delle fiere e ai pochi che mi conoscono bene perché lavoriamo insieme da anni.
Per me è stato un anno duro come mai e da quel che ho visto in giro è stato così per molti. Il fatto di essere ancora in piedi e di lavorare con voi è già un gran bel risultato.
Si dice… basta la salute! Ecco! Questa è una banalità che dico volentieri e spero condividerete con me.
Auguro a tutti di inventare un gioco nuovo ancora ogni giorno!
Vorrei che fossimo così impegnati e seri da riuscire a non prenderci troppo sul serio!
Almeno durante le feste speriamo di riuscire a fare quel che ci pare, quello che ci piace.
Io spero di fare qualche corsa, di leggere, scrivere e dipingere, di fare un salto sulla neve in montagna con le persone a cui voglio bene.
Certo che le feste e le ricorrenze sono proprio banali!
È vero però che sono proprio certe banalità a permetterci di sentire le stesse cose per poterle comunicare.
Allora… AUGURI banali, previsti e aspettati a tutti.
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